Illustre per natali, ma più ancora per il suo cristianesimo, la sua mente pura seppe conseguire la palma di altissima vittoria, il martirio. Trovandosi a Padova sua patria, vi sopraggiunse il crudele imperatore Massimiano, il quale nel Campo Marzio istituì un tribunale per uccidere i Santi di Dio. La beatissima Giustina mentre si affrettava a visitare i servi di Dio, fu sorpresa dai soldati presso Pontecorvo e portata al cospetto di Massimiano. Dopo una serie di domande sprezzanti circa la sua fede cristiana, e l’invito con minacce a sacrificare al grande dio Marte, di fronte alla costanza e alla fermezza della sua fede in Cristo, il crudele imperatore, preso da ira, emanò la sentenza:

Giustina, afferma di rimanere vincolata alla religione cristiana; e non intende obbedire alle nostre ingiunzioni, comandiamo che sia uccisa di spada”. Ciò udendo, la beata Giustina esclamò: “Ti rendo grazie, Signore Gesù Cristo, che ti sei degnato di ascrivere nel tuo libro la tua martire. (…) accogli la tua ancella nel grembo tuo, che siedi nel trono, mia luce, perla preziosa, che sempre ho amato”.

Finita la preghiera, piegate a terra le ginocchia, il sicario le immerse la spada nel fianco. Così trafitta, fattosi il segno della santa croce, serenamente spirò. Era il 7 ottobre 304. I cristiani vedendo l’ardore della sua fede e la venerabile sua passione, deposero il suo corpo nel cimitero appena fuori Padova, dove attualmente sorge l’Abbazia (Passio S. Justinae Virginis et Martiris, sec.VI).

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Giugno 1 @ 21:00 - Giugno 30 @ 22:30

Pubblichiamo l'orario delle celebrazioni del mese di giugno della basilica di S. Giustina.

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